In questa tecnica, che a prima vista sembra lasciare molta parte del risultato al caso, gli effetti sono invece attentamente guidati e tenuti sotto controllo.
Gli scavi della cristallina devono essere contenuti all’interno del bordo degli oggetti, le perle di vetro in altorilievo non devono rotolare giù in disordine. Anche l’oro e i lustri, dalle tonalità metalliche, devono coprire solo precise aree dell’oggetto, lasciando in buona parte bianca la base della porcellana.
L’uso di perle e sabbia di vetro, con l’aggiunta di grasso e fondente, creano scavi nella cristallina, attorno al quale si lavorerà con i colori. Invece, le perline attaccate con dell’i-relief rimangono incastonate come gemme sulla porcellana.
Di norma, la lavorazione richiede almeno due cotture. La prima cottura, indicata per gli effetti di rilievo e scavo, deve avvenire ad alta temperatura, intorno agli 800-860 gradi. La seconda, indicata per cuocere lustri e oro, si può fare intorno ai 730 gradi.
Considerati i materiali costosi usati da questa tecnica, si evince che con la Tecnica Scandinava si realizzano principalmente oggetti preziosi, come per esempio gioielli o soprammobili di un certo valore.